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Economia Circolare: perché servirà a garantirci un futuro migliore

Pubblicato da Elena Masia il 26 giugno 2020

 

Troppo spesso si associa il concetto di economia circolare alla sola gestione dei rifiuti; rendendolo, di fatto, sinonimo di “economia del riciclo”. In realtà l'Economia Circolare è molto di più. Scopriamo perché.

L’Economia circolare è un vero e proprio modello di produzione, distribuzione e consumo, di beni e servizi, che mira alla salvaguardia del vantaggio competitivo d’impresa e alla conservazione del nostro capitale naturale, al fine di garantire, lungo tutta la catena, una gestione del valore più sostenibile, equa e condivisa tra soggetti pubblici e privati.

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Storie di Economia Circolare: AEC incontra Cartiera Favini - parte 2

Pubblicato da Elena Masia il 18 giugno 2020

Da Accademia Economia Circolare nasce AEC Incontra: un contenitore di idee e best practices per testimoniare e promuovere un modo altro di fare impresa, tutto italiano, capace di mettere a sistema: tradizione, conoscenza, eco-innovazione e territori.

Ad ogni incontro raccogliamo le storie di imprese virtuose, esempi vincenti di economia circolare ed ecosostenibilità, e le postiamo sul nostro blog per far circolare le idee innovative e le buone pratiche. 

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Terre e rocce da scavo: come gestirle nei cantieri di grandi dimensioni

Pubblicato da Stefano Reniero il 9 giugno 2020

Con una certa frequenza nella pratica professionale mi capita di incontrare Stazioni Appaltanti che sono in fase di affidamento e/o di avvio dei lavori di opere di viabilità caratterizzate da:

  • ingenti volumi di scavo per l’esecuzione dei lavori;
  • iter progettuale ed approvativo relativi al progetto definitivo (fase nella quale si ottengono le autorizzazioni da parte degli Enti competenti) già ampiamente conclusi;
  • giudizio positivo di compatibilità ambientale ottenuto nell'ambito di una procedura di VIA oppure parere di non assoggettabilità a VIA con emissione dei relativi provvedimenti.
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Storie di Economia Circolare: AEC incontra Cartiera Favini - parte 1

Pubblicato da Elena Masia il 28 maggio 2020

Da Accademia Economia Circolare nasce AEC Incontra: un contenitore di idee e best practices per testimoniare e promuovere un modo altro di fare impresa, tutto italiano, capace di mettere a sistema: tradizione, conoscenza, eco-innovazione e territori.

Ad ogni incontro raccogliamo le storie di imprese virtuose, esempi vincenti di economia circolare ed ecosostenibilità, e le postiamo sul nostro blog per far circolare le idee innovative e le buone pratiche. 

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CAM Edilizia: la qualifica dei materiali e le etichette ambientali

Pubblicato da Daniele Ottolitri il 22 maggio 2020

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti ambientali utili a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore nei riguardi del ciclo di vita dell’opera.

Nella normativa italiana i CAM sono definiti dal PAN GPP “Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione” e sono adottati con decreto del Ministro dell’Ambiente.    

Il CAM Edilizia, in particolare il DM 11/10/2017 "Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione", costituisce norma cogente in virtù dell’art. 34 del D.lgs. 50/2016 Codice degli Appalti che ne ha reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili e "circolari" e diffondere occupazione “verde”. 

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Le Autorizzazioni Ambientali per la GDO: cosa è cambiato durante la pandemia

Pubblicato da Giordano Cattelan il 15 maggio 2020

  • Il periodo di quarantena ha cambiato le abitudini dei consumatori che si sono rivolti all’eCommerce, all’home delivery e alla grande distribuzione.
  • Gli operatori del settore hanno concentrato i propri sforzi nel cercare di garantire gli approvvigionamenti e le norme igienico sanitarie lungo tutta la filiera, adeguando i propri protocolli e l’operatività alle esigenze del momento.
  • Gestire il rischio, in un momento come questo, non significa solo dare risposte immediate per superare la fase emergenziale, ma anche continuare a garantire il rispetto dei parametri ambientali e di sicurezza previsti in fase autorizzativa.
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