Vuoi ampliare la tua azienda? Una breve guida dei principali adempimenti ambientali

19 febbraio 2018 / Stefano Reniero

CATEGORIA: Autorizzazioni

Se stai programmando di installare nuovi macchinari nella tua azienda, siano essi inerenti o meno ad attività già svolte in precedenza, con possibili impatti a livello ambientale devi sapere che potrebbero essere necessarie delle autorizzazioni o delle comunicazioni agli Enti preposti.

In via preliminare, è opportuno procedere ad una valutazione dei possibili impatti attesi dall’avvio della nuova attività/impianto al fine di agire in linea con la normativa vigente ed evitare sanzioni.

Quali sono gli impatti che si potrebbero generare?

In generale, gli impatti ambientali che normalmente si possono generare in ambito industriale sono:

  • Emissioni in atmosfera;
  • Emissioni in ambiente idrico (scarichi);
  • Produzione di rifiuti;
  • Emissioni sonore;
  • Utilizzo di sostanze pericolose (rischio contaminazione suolo/sottosuolo).

 

Cosa bisogna valutare?

Emissioni in atmosfera - Il ciclo produttivo prevede emissioni convogliate e/o emissioni diffuse in atmosfera?

Prima dell’installazione della nuova macchina e dell’inizio della nuova attività è necessario valutare, sulla base della normativa vigente (es. D.Lgs. 152/2006) e di eventuali disposizioni della Provincia di riferimento (ahimè l’applicazione della norma talvolta cambia a livello locale), se il nuovo impianto o attività ricade tra quelli per i quali è indispensabile richiedere un’autorizzazione alle emissioni ai sensi dell’art.269 o 272 del D.Lgs. 152/2006 (eventualmente ricompresa in AUA o AIA).

Per poter inoltrare la richiesta, si devono fornire all’Ente informazioni sul ciclo produttivo e sulla natura delle emissioni prodotte (sostanze inquinati), nonché le caratteristiche tecniche dei punti di emissione (camini) ed eventuali sistemi di abbattimento previsti.

Sarà poi necessario rispettare, in fase di avvio e in fase di esercizio, tutte le prescrizioni eventualmente riportate negli atti autorizzativi.

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Scarichi idrici – L’azienda scarica in corpo idrico superficiale o in fognatura?

L’apertura di un nuovo punto di scarico, indipendentemente dalla tipologia o dal corpo recettore deve essere sempre autorizzato (ai sensi dell’art. 124 c.1 del D.Lgs. 152/2006).

E’ necessario procedere alla richiesta di autorizzazione all’Ente Competente (di norma la Provincia o direttamente l’Ente gestore dello scarico a seconda dei casi) prima dell’apertura del nuovo punto di scarico, fornendo informazioni sulla fase del ciclo produttivo interessata, nonché le caratteristiche chimico-fisiche dello scarico ed eventuali sistemi di depurazione previsti.

Analogamente alle emissioni in atmosfera, la domanda di autorizzazione può essere ricompresa nell’ambito di una richiesta di AUA (o AIA) ed anche in questo caso sarà necessario rispettare le prescrizioni autorizzative imposte.

 

Produzione di rifiuti – Hai organizzato adeguatamente l’area per il deposito dei rifiuti?

I rifiuti prodotti dalla nuova attività devono essere classificati con codice CER e gestiti secondo normativa vigente (gestione operativa e documentale).

Avevamo già parlato delle gestione del deposito temporaneo di rifiuti in un nostro precedente post; ma è bene ricordare che questo deve essere effettuato nel rispetto di alcune precise condizioni, è necessario fare attenzione a:

  • Non miscelare i rifiuti ma tenerli distinti per categorie omogenee: i rifiuti appartenenti a diverse categorie non possono essere miscelati, mischiati o accantonati in uno stesso contenitore;
  • Gestire il deposito secondo un criterio univoco ovvero scegliendo tra Criterio “temporale” e Criterio “volumetrico”;
  • Non contaminare suolo, sottosuolo e acque di falda predisponendo una superficie di appoggio impermeabile, curando che i rifiuti siano stoccati in idonei contenitori e che per i rifiuti liquidi siano presenti idonei sistemi di contenimento degli sversamenti accidentali;
  • Rispettare le norme di etichettatura e imballaggio: i contenitori di rifiuti, sia fissi sia mobili, devono essere opportunamente contrassegnati con etichette o targhe, apposte sui recipienti stessi o collocate nelle aree di stoccaggio.

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Emissioni sonore – Hai posto attenzione ai limiti acustici di zona derivati dalla zonizzazione acustica comunale?

L’azienda deve valutare se l’installazione di un nuovo macchinario o l’avvio di una nuova attività comporta un aumento significativo delle emissioni sonore prodotte a danno dei ricettori più prossimi.

Nel caso si renda necessario, l’azienda deve procedere alla redazione di una Valutazione Preliminare di Impatto Acustico da allegare eventualmente nel corso dell’iter autorizzativo. Nel caso in cui la Valutazione riscontri un potenziale superamento dei limiti di legge, l’azienda deve prevedere opportuni interventi di mitigazione (es. con la carterizzazione dei macchinari).

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Utilizzo di sostanze pericolose – Pensi di utilizzare sostanze ricomprese nei regolamenti REACH e CLP?

Pur non necessitando in questo caso di un’autorizzazione, l’utilizzo di nuove sostanze pericolose deve essere valutato per quanto riguarda i rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori (ai sensi del D.Lgs. 81/2008), nonché sui rischi per l’ambiente in caso di sversamenti accidentali su suolo/sottosuolo o in ambiente idrico.

All’acquisto di una nuova sostanza deve essere richiesta al produttore la Scheda di Sicurezza (SDS) del prodotto e, sulla base di quanto indicato dalla stessa e della normativa vigente, provvedere al corretto utilizzo e stoccaggio della sostanza.

Nel caso di sostanze liquide, ove necessario, si devono prevedere sistemi di contenimento (es. bacini, vasche ecc.) degli sversamenti o delle rotture accidentali dei contenitori.

 

Fai attenzione alle sanzioni!!!

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Stefano Reniero
AUTORE

Stefano Reniero

In Nexteco mi occupo dei nuovi progetti e seguo lo sviluppo commerciale dell'azienda.