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6 cose da sapere sulla bonifica semplificata ex art. 242-bis

Pubblicato da Stefano Reniero il 10 luglio 2020

 

La bonifica delle aree contaminate comprende tutte quelle azioni che hanno lo scopo di rimuovere le sostanze inquinanti presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee, o perlomeno di ridurne la concentrazione entro i limiti di legge.

Per alcuni versi è un mondo complesso in quanto le indagini riguardano ambiti quali il sottosuolo e le falde acquifere che non sono facilmente indagabili.

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Terre e rocce da scavo: come gestirle nei cantieri di grandi dimensioni

Pubblicato da Stefano Reniero il 9 giugno 2020

Con una certa frequenza nella pratica professionale mi capita di incontrare Stazioni Appaltanti che sono in fase di affidamento e/o di avvio dei lavori di opere di viabilità caratterizzate da:

  • ingenti volumi di scavo per l’esecuzione dei lavori;
  • iter progettuale ed approvativo relativi al progetto definitivo (fase nella quale si ottengono le autorizzazioni da parte degli Enti competenti) già ampiamente conclusi;
  • giudizio positivo di compatibilità ambientale ottenuto nell'ambito di una procedura di VIA oppure parere di non assoggettabilità a VIA con emissione dei relativi provvedimenti.
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CAM Edilizia: la qualifica dei materiali e le etichette ambientali

Pubblicato da Daniele Ottolitri il 22 maggio 2020

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti ambientali utili a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore nei riguardi del ciclo di vita dell’opera.

Nella normativa italiana i CAM sono definiti dal PAN GPP “Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione” e sono adottati con decreto del Ministro dell’Ambiente.    

Il CAM Edilizia, in particolare il DM 11/10/2017 "Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione", costituisce norma cogente in virtù dell’art. 34 del D.lgs. 50/2016 Codice degli Appalti che ne ha reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili e "circolari" e diffondere occupazione “verde”. 

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Come ridurre l'impatto ambientale in cantiere

Pubblicato da Stefano Reniero il 30 aprile 2020

Partiamo da un presupposto: la progettazione, come recita l’art. 15 del DPR n.207/2010, ha come obiettivo la realizzazione di un intervento di qualità e tecnicamente valido, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione.

Inoltre, gli elaborati progettuali devono prevedere misure atte ad evitare effetti negativi sull’ambiente, sul paesaggio e sul patrimonio storico, artistico ed archeologico in relazione all’attività di cantiere ed a tal fine devono comprendere l’indicazione degli accorgimenti atti ad evitare inquinamenti del suolo, acustici, idrici ed atmosferici.

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Come gestire i rifiuti nei luoghi di lavoro ai tempi del COVID-19

Pubblicato da Giordano Cattelan il 16 aprile 2020

Nel pieno dell’emergenza straordinaria causata dal virus COVID-19, alcune attività lavorative, seppur con restrizioni, continuano ad essere svolte.

In ottemperanza alle disposizioni ministeriali, per contenere il diffondersi del virus sull'intero territorio nazionale, i lavoratori - che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro - sono ad oggi obbligati ad utilizzare dispositivi di protezione individuale (DPI), quali guanti e mascherine.

Ma come devono essere gestite tali protezioni una volta esaurita la loro funzione?

Scopriamo insieme in questo articolo cosa cambia rispetto ad una situazione “normale” ed inoltre quali proroghe o deroghe possono essere concesse per la gestione dei rifiuti.

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