Attività del Responsabile Ambientale delle opere in fase di esecuzione

Durante la realizzazione di un’opera gli aspetti ambientali assumono grande rilevanza al punto che, complice un quadro normativo molto articolato e complesso, sono molti i cantieri che subiscono rallentamenti o fermi per violazioni in materia ambientale. Ecco allora la necessità da parte dei contraenti generali e delle imprese che svolgono i lavori di avvalersi delle competenze professionali di tecnici specializzati: nella gestione ambientale di cantiere, nella individuazione delle best practice per la salvaguardia delle risorse, nei metodi per il monitoraggio degli impatti sui recettori ambientali, nella redazione dei piani di controllo delle principali emissioni (acque di processo, polvere, rumore, vibrazioni, ecc.).
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Tra queste figure spicca quella del Responsabile Ambientale, tecnico altamente specializzato con vaste conoscenze tecniche e normative in campo ambientale, che nel suo ruolo consulenziale supporta le aziende durante l’intero iter costruttivo.

Vediamone assieme le principali attività.


Cosa fa il Responsabile Ambientale delle opere?

Durante i lavori il principale ruolo del Responsabile Ambientale delle opere è quello della prevenzione dei rischi e della salvaguardia ambientale: egli contribuisce all’organizzazione dei lavori con l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle risorse riproducibili e non.

Nelle scelte egli avvale delle informazioni fornite dal monitoraggio ambientale che rafforza il processo decisionale e porta ad una reale efficacia operativa l’applicazione e l’integrazione degli strumenti di sostenibilità ambientale.

Il Responsabile Ambientale svolge i propri compiti con particolare attenzione alla normativa vigente in materia ambientale e, nel caso di opere sottoposte a VIA, nel rispetto di quanto stabilito dalla procedura di VIA con particolare riferimento all’esatto adempimento dei contenuti e delle prescrizioni di cui al Decreto di Compatibilità Ambientale.

Inoltre, per le componenti per le quali non sono applicabili valori soglia normativi collabora con ARPA all’individuazione dei valori limite e delle soglie di riferimento per i diversi parametri analitici, utili al confronto con i dati di monitoraggio.

I compiti del Responsabile Ambientale delle opere sono stabiliti dalla Legge?

Come anticipato in premessa, a differenza di quanto avviene in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in materia ambientale non esiste una norma che stabilisca i compiti del Responsabile Ambientale.

Tuttavia, per definirne i compiti è possibile fare riferimento alle Linee guida per il progetto di monitoraggio ambientale (PMA) delle infrastrutture strategiche ed insediamenti produttivi di cui al Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (REV. 2 del 23 luglio 2007) le quali indicano i seguenti compiti e responsabilità:

  • costituisce, per le attività previste dai PMA e per tutta la loro durata, l’unica interfaccia operativa della Commissione Speciale VIA;
  • svolge il ruolo di coordinatore tecnico-operativo delle attività intersettoriali, assicurandone sia l’omogeneità che la rispondenza al PMA approvato
  • verifica che tutta la documentazione tecnica del monitoraggio ambientale, predisposta dagli specialisti di ciascuna componente e/o fattore ambientale, sia conforme con:
  • i requisiti indicati nel PMA;
  • le istruzioni e le procedure tecniche previste nei PMA;
  • gli standard di qualità ambientale da assicurare;
  • produce i documenti di sintesi destinati alla Commissione Speciale VIA (rapporti tecnici periodici di avanzamento delle attività, rapporti annuali).

Il Responsabile Ambientale, coadiuvato dagli specialisti settoriali, ha inoltre il compito di:

  • definire il cronoprogramma delle attività di monitoraggio;
  • predisporre la procedura dei flussi informativi;
  • coordinare gli esperti ed i tecnici addetti all’esecuzione delle indagini e dei rilievi in campo e le attività di laboratorio;
  • verificare, attraverso controlli periodici programmati, il corretto svolgimento delle attività di monitoraggio;
  • predisporre gli aggiustamenti e le integrazioni necessarie ai monitoraggi previsti;
  • definire tutti i più opportuni interventi correttivi alle attività di monitoraggio e misure di salvaguardia, qualora se ne rilevasse la necessità, anche in riferimento al palesarsi di eventuali situazioni di criticità ambientale;
  • interpretare e valutare i risultati delle campagne di misura, evidenziandone le criticità, le possibili motivazioni e le azioni correttive previste.

Da segnalare che la nuova versione delle Linee Guida – Rev.1 del 16/06/2014, attualmente in vigore, non riporta alcuna previsione circa le mansioni del Responsabile Ambientale.

Il Responsabile Ambientale segue anche gli aspetti operativi?

La gestione ambientale dei cantieri, soprattutto quelli di maggiori dimensioni, richiede la presenza costante di personale qualificato in grado di gestire gli aspetti ambientali in modo conforme alle norme.

È sempre più frequente trovare negli organigrammi di cantiere anche qualche tecnico assegnato all’Ufficio Ambiente che è coordinato dal Responsabile Ambientale: tale struttura supporto l’impresa nella corretta ed esaustiva gestione degli aspetti ambientali e il perseguimento di una più efficace integrazione e correlazione fra detti aspetti e quelli attinenti alla tecnica delle lavorazioni e alla sicurezza.

Il personale assegnato all’Ufficio Ambiente ha il compito, tra l’altro, di:

  • contribuire alla redazione ed all’implementazione del Progetto Ambientale di Cantierizzazione (PAC) e delle procedure/istruzioni/registrazioni;
  • sovrintendere alle attività di caratterizzazione dei suoli nell’ambito del Piano di Gestione delle terre e rocce da scavo;
  • garantire l’attuazione e il mantenimento del PAC, anche attraverso lo svolgimento di periodici audit di controllo in cantiere;
  • eseguire gli audit di cantiere ovvero le ispezioni periodiche dei cantieri e delle aree operative con l’obiettivo di supportare i vari responsabili e operatori, preposti all’applicazione del PAC, nella conduzione delle attività di autocontrollo.

In questo contesto il Responsabile Ambientale ha il compito di contribuire a:

  • individuazione dei fattori di rischio ambientale, valutazione dei rischi ambientali e individuazione delle misure di prevenzione e protezione, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
  • elaborazione, per quanto di competenza, delle misure di tutela ambientali e i sistemi di controllo di tali misure;
  • elaborazione delle procedure di sicurezza ambientali per le varie esecutive realizzate;
  • controllo della corretta gestione delle tematiche ambientali specifiche quali: rifiuti, scarichi idrici, emissioni in atmosfera, rumore esterno, vibrazioni, gestione prodotti pericolosi, ecc.;
  • pianificazione e organizzazione delle riunioni ed incontri con la committenza ed i suoi referenti per la verifica della conformità alla normativa in vigore in tema di tutela ambientale;
  • proposta dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
  • fornitura ai lavoratori delle informazioni circa le procedure di lavoro;
  • audit di controllo finalizzati alla verifica del rispetto procedure di gestione ambientale;
  • gestione della documentazione e delle relative registrazioni.

Ha delle responsabilità soggettive?

Il Responsabile Ambientale, solitamente, svolge i propri compiti sulla base di quanto previsto da un contratto e, in alcuni casi, da un capitolato prestazionale. Ad esso non sono ascrivibili responsabilità ex lege, ossia quella prevista da una norma di legge, ma solo responsabilità di natura contrattuale.

L’attività del Responsabile Ambientale può quindi essere ricondotta a quella di un consulente la cui competenza serve a prevenire i rischi in campo ambientale. Per tale figura nel libro “Le responsabilità ambientali aziendali” Stefano Maglia e Giulia Guagnini (2016) scrivono “Appare evidente, a tal proposito, la necessità che il responsabile ambientale sia in possesso della conoscenza, della consapevolezza e della percezione del rischio ambientale (concetti che nell’ambito della sicurezza sul lavoro trovano il proprio fondamento nel dettato normativo), di modo che le conseguenze delle scelte da lui effettuate non diano luogo ai profili di responsabilità (in materia ambientale, ndr)”.

Molto diverso, invece, è il concetto della delega di funzioni che in campo ambientale ha grande importanza, in quanto coinvolge situazioni di imputabilità personale con possibili conseguenze, anche penali, non indifferenti nei confronti del legale rappresentante dell’azienda.

Per quanto riguarda i requisiti della delega ambientale ai fini della sua efficacia rimandiamo ad un altro articolo del nostro blog.


La scelta di una società di consulenza ambientale strutturata e in grado di assumersi anche il ruolo di Responsabile Ambientale delle opere in fase di esecuzione aiuterà i proponenti del progetto a dotarsi del supporto on-site e a monitorare tutte le fasi, senza rallentamenti.

Fin dagli incontri preliminari, è essenziale che il partner si metta in ascolto delle esigenze e dimostri la sua attenzione per indicare la soluzione più efficiente per l’ottenimento delle autorizzazioni e la gestione dell’iter progettuale.

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Stefano Reniero

Come Amministratore di NEXTECO guido lo sviluppo di nuovi servizi e supporto i miei colleghi nelle sfide più impegnative, mettendo a loro disposizione la mia esperienza e le mie competenze. La mia passione è interpretare le esigenze emergenti e trasformarle in proposte di valore concrete per i nostri clienti.
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Stefano Reniero

Come Amministratore di NEXTECO guido lo sviluppo di nuovi servizi e supporto i miei colleghi nelle sfide più impegnative, mettendo a loro disposizione la mia esperienza e le mie competenze. La mia passione è interpretare le esigenze emergenti e trasformarle in proposte di valore concrete per i nostri clienti.

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