Progetti di bonifica ambientale
La bonifica ambientale è l’insieme di interventi messi in atto, per eliminare o ridurre fonti di inquinamento e sostanze inquinanti presenti nel suolo, sottosuolo ed acque sotterranee, che possono causare un danno all’ambiente e all’ecosistema.
La bonifica ambientale è il processo di ripristino e miglioramento dell’ambiente naturale che è stato contaminato o degradato a causa di attività umane o incidenti.
Qual è la normativa di riferimento?
Per effettuare una bonifica ambientale, è necessario seguire le seguenti norme di riferimento:
- Normativa nazionale: In Italia, la bonifica ambientale è disciplinata dal Decreto Legislativo n. 152 del 2006, che regola il cosiddetto “Codice dell’Ambiente”. Questo decreto stabilisce le procedure e i criteri per la bonifica di siti contaminati o inquinati.
- Normativa regionale: Ogni regione italiana può avere norme specifiche che integrano e dettagliano la normativa nazionale. È importante consultare le norme regionali per ottenere indicazioni valide a livello locale.
- Normative settoriali: A seconda del tipo di bonifica da effettuare, potrebbero essere applicabili norme settoriali specifiche.
Oltre alla normativa, esistono anche linee guida tecniche che forniscono indicazioni dettagliate sulle procedure e sulle metodologie da seguire durante la bonifica ambientale.
Queste linee guida possono essere fornite da enti competenti o da associazioni professionali.
A cosa serve fare la bonifica ambientale?
Tutti gli interventi di bonifica ambientale hanno l’obiettivo di ridurre la contaminazione del sito a livelli tali da non costituire rischio per la salute della popolazione o per le matrici ambientali non contaminate (es. risorsa idrica).
Gli obiettivi di bonifica sono determinati dall’analisi di rischio sito specifica, che tiene conto anche della specifica destinazione d’uso del sito.
La realizzazione della bonifica di un sito contaminato e l’ottenimento della certificazione di avvenuta bonifica (CAB), permette la restituzione agli usi legittimi dell’area. Gli interventi, quindi, consentono il ripristino ambientale e la possibilità di recupero di aree altrimenti precluse.
A chi serve fare la bonifica ambientale?
La bonifica ambientale serve a diversi soggetti:
- Le aziende che operano in settori ad alto impatto ambientale, come l’industria chimica o petrolifera, possono richiedere la bonifica ambientale per mitigare i danni causati dalle attività produttive e ridurre l’impatto sull’ambiente
- Gli enti pubblici e le autorità governative possono richiedere la bonifica ambientale per risolvere problemi legati all’inquinamento del suolo, dell’acqua o dell’aria.
Quali sono le principali tipologie di intervento?
Le principali tipologie di intervento sono:
- interventi in-situ: effettuati senza movimentazione o rimozione del suolo;
- interventi ex-situ e on-site: con movimentazione e rimozione dei materiali e suolo inquinato, ma con trattamento nell’area del sito stesso e possibile riutilizzo.
- interventi ex-situ e off-site: con movimentazione e rimozione dei materiali e suolo inquinato fuori dal sito stesso, per avviare i materiali negli impianti di trattamento autorizzati o in discarica.
Quali sono gli enti con cui interfacciarsi?
Per la bonifica ambientale, ci sono vari enti con cui è possibile interfacciarsi:
- Ministero dell’Ambiente: L’ente governativo responsabile della gestione delle politiche ambientali dell’Italia.
- Regioni, Province Autonome e Comuni: ognuno di questi enti in Italia è responsabile della gestione e dell’implementazione delle politiche ambientali. Infatti le autorizzazioni sono in generale concesse da Regioni, Province autonome e Comuni.
- ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e Asl (Azienda Sanitaria Locale): Questi enti locali sono responsabili del monitoraggio e della valutazione dell’inquinamento ambientale.
- Istituti di ricerca: Ci sono diverse istituzioni di ricerca in Italia che svolgono studi e ricerche nell’ambito della bonifica ambientale. Alcuni di questi sono: ISPRA, ISS e INAIL
Se la bonifica avviene dentro a Siti di Interesse Nazionale (SIN), è titolare del procedimento il Ministero dell’Ambiente e viene coinvolto principalmente il Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambienta (SNPA), formato da ISPRA e ARPA/APPA, oltre a ISS e INAIL.
L’interfaccia principale è l’Agenzia per l’Ambiente (ARPA, APPA) che svolge funzione di controllo e verifica delle attività di bonifica.
Perché affidarsi a noi
- Grazie ai nostri esperti, con esperienza pluriennale nell’interpretazione dei dati ed utilizzo dei software richiesti dalla normativa, analizziamo i singoli casi con attenzione e precisione per svincolare situazioni complesse dal punto di vista ambientale.
- Si rivolgono a noi sia gestori di piccoli siti contaminati che enti il cui interesse è rivolto a siti di interesse nazionale (SIN)
- Abbiamo creato una rete con laboratori di fiducia che ci seguono attentamente in tutto il percorso e soprattutto nello sviluppo delle attività operative.