AV/AC Napoli Bari – raddoppio tratta Apice – Orsara – I lotto funzionale Apice – Hirpinia

Anno

2019-2020

Committente - Cliente

RFI S.p.A. - Alpina S.p.A.

Settore

Edilizia e Infrastrutture

Servizi

  • Gestione Terre e Rocce da scavo
  • Consulenza Ambientale

Importo dei lavori

5.800.000.000 €

Progetto esecutivo itinerario Napoli - Bari raddoppio tratta Apice - Orsara I lotto funzionale Apice – Hirpinia. Servizi tecnici di ingegneria per la gestione dei materiali di scavo.

Descrizione dell'intervento

Il progetto riguarda il potenziamento della linea ferroviaria Napoli – Bari, con particolare riferimento al I Lotto Funzionale Apice – Irpinia della tratta Apice – Orsara. La nuova linea, parte del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e finanziata anche tramite il PNRR, rappresenta un’importante opera del Polo Infrastrutture del Gruppo FS per il miglioramento della rete ferroviaria nel Sud Italia.

L’ultimazione delle tratte consentirà di ridurre i tempi di viaggio tra Napoli e Bari, aumentare la capacità per treni passeggeri e merci e collegare più velocemente Napoli, Roma, Lecce e Taranto alla rete ferroviaria nazionale. Entro il 2027 sarà possibile raggiungere Napoli da Bari in 2 ore, Roma in 3 ore e la Capitale da Lecce o Taranto in 4 ore. Prima di questa data sono previste progressive riduzioni dei tempi di viaggio grazie all’apertura per fasi dei nuovi tratti, a partire dal 2024 con il nuovo collegamento diretto.

La realizzazione dell’opera si inserisce in un processo di sviluppo del Mezzogiorno, con significative ricadute occupazionali e socioeconomiche.

Dati principali

Gli interventi connessi alla realizzazione dell’elettrodotto sono i seguenti:

  • Velocità della nuova linea: 200-250 km/h tra Napoli e Foggia.
  • Riduzione delle emissioni: circa 141.000 tonnellate di CO2 annue, equivalenti alle emissioni di 638.000 camion.
  • Benefici per il Mezzogiorno: connessione diretta con le principali regioni del Centro-Nord Italia e dell’Europa, promuovendo la crescita locale e la sostenibilità.

Il contributo di Nexteco è stato orientato all’aggiornamento del Piano di Utilizzo dei materiali di scavo (PUT) del progetto definitivo, e dei relativi allegati, sulla base delle scelte maturate nel corso della progettazione esecutiva con particolare riferimento a:

  • tecniche di scavo;
  • bilancio dei materiali di scavo e riutilizzi interni/esterni;
  • sistema di cantierizzazione;
  • gestione dei flussi di materiale dai siti di produzione alle aree di stoccaggio/depositi intermedi e ai siti di deposito definitivo;
  • trattamenti di normale pratica industriale;
  • programmazione delle indagini ambientali di PE e in corso d’opera;
  • interferenze con siti contaminati;
  • gestione dei materiali da scavo come rifiuti.