Per migliorare l'interazione tra impresa e ambiente, eseguire una valutazione della prestazione ambientale è necessario, perché permette di esprimere un giudizio sui risultati della gestione in materia. Per farlo, si utilizzano delle grandezze chiamate indicatori di performance ambientale, i cui valori si confrontano con dei benchmark di riferimento, utili per capire cosa vada migliorato.
Nell'articolo che segue, proveremo a fornire alcune informazioni sulle prestazioni ambientali e i consigli per valutarle.
La norma 14001:2015, al punto 9, tratta l’argomento della performance evaluation e contiene i requisiti relativi alla valutazione delle prestazioni. La valutazione è articolata nelle diverse componenti tradizionalmente deputate all'esame della conformità del Sistema di Gestione Ambientale e alla sua capacità di raggiungere gli obiettivi:
Il termine prestazione va inteso come risultato misurabile, qualitativamente o quantitativamente.
Una prima significativa innovazione riguarda il fatto che il processo di misurazione e di valutazione è decisamente più strutturato rispetto alla ISO 14001:2004.
La nuova norma richiede all'organizzazione di impostare il processo in modo molto più articolato, coerente e innestato sul Sistema di Gestione Ambientale, definendo chiaramente:
Da tali requisiti, emerge chiaramente come il processo di misurazione e di valutazione vada considerato dall'organizzazione alla stregua dei processi più importanti della gestione ambientale, dedicando le risorse (tecniche, umane e perfino economiche) del sistema necessarie alla sua attuazione, e vada quindi impostato come gli altri processi del SGA, chiarendo quali sono:
La valutazione delle prestazioni ambientali è un processo interno e uno strumento di gestione, concepito per fornire alla direzione continue informazioni affidabili e veritiere, per determinare se la prestazione rispetta i criteri stabiliti dalla direzione stessa dell'organizzazione ed è articolata in 4 fasi:
È applicabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente dal tipo, dimensione, posizione e complessità, e permette alle imprese di misurare, valutare e comunicare la loro performance ambientale, usando degli indicatori, detti Key Performance Indicator (KPI), basati su informazioni affidabili e misurabili.
Il processo di valutazione è scandito secondo le 4 fasi del Ciclo di Deming:
Gli indicatori ambientali riassumono l'ampia serie dei dati sull'ambiente in un numero ridotto di pacchetti di informazioni essenziali. In questo modo, le Organizzazioni possono facilmente quantificare e riportare dati sulle prestazioni ambientali e gestire i loro aspetti e impatti ambientali.
Gli indicatori devono trattare principalmente gli impatti ambientali più significativi e sui quali l'Organizzazione può intervenire, a livello di gestione, attività, prodotti e servizi. Per questa ragione, devono essere sufficientemente sensibili per riflettere i cambiamenti negli impatti ambientali.
Le Organizzazioni, inoltre, devono usare in modo ottimale le informazioni ambientali raccolte. Gli indicatori devono rispondere al duplice scopo di coadiuvare la gestione dell'Organizzazione e fornire informazioni ai soggetti interessati.
Ciò premesso, un indicatore può essere scelto a proprio piacimento, in relazione a qualsiasi aspetto ambientale e deve avere le seguenti caratteristiche.
Significatività: deve poter esprimere numericamente una grandezza che riguarda l’interazione dell’impresa con l’ambiente.
Rappresentatività: deve essere valido dal punto di vista scientifico e comprensibile a tutti, anche ai non esperti.
Verificabilità: deve esserci la certezza dell’informazione fornita.
Riproducibilità: i dati devono essere adeguatamente documentati, di qualità certa e disponibili in modo facile ed economico.
Sensibilità rispetto ai cambiamenti dell’ambiente, per potere segnalare precocemente le variazioni irreversibili e manifestare la tendenza al cambiamento delle variabili ambientali.
Tra i requisiti per la valutazione delle prestazioni è previsto l’utilizzo di indicatori appropriati. Il che significa che questi non debbano riguardare solamente i parametri fisici sui consumi di risorse e sulla produzione di rifiuti, ma anche le prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale.
La norma tecnica di riferimento per la costruzione degli indicatori di performance ambientale è la ISO 14031:2013, relativa alla valutazione della prestazione ambientale, che fornisce una serie di principi guida e considerazioni per la scelta, la classificazione e la progettazione degli indicatori.
In base a tale norma, gli indicatori ambientali si suddividono in diverse categorie. Eccole descritte di seguito.
Indicatori di Condizione Ambientale (ECI - Environmental Condition Indicators): forniscono informazioni sulle condizioni dell'ambiente che potrebbero essere influenzate dall'organizzazione e possono aiutarla a comprendere meglio l'impatto reale o potenziale dei propri aspetti ambientali.
Indicatori di Prestazione Ambientale (EPI - Environmental Performance Indicators): forniscono informazioni relative alla gestione degli aspetti ambientali significativi dell'organizzazione e dimostrano i risultati del sistema di gestione ambientale. A loro volta possono essere suddivisi in:
Gli indicatori MPI valutano le prestazioni gestionali, ovvero l’influenza della struttura organizzativa, delle persone, della gestione delle risorse, dell’addestramento sui risultati ambientali delle attività. Sono degli indicatori di sistema, da affiancare nelle misurazioni a quelli più tradizionalmente utilizzati per la quantificazione degli aspetti ambientali.
Un esempio sono quelli riportati nelle Linee guida per lo sviluppo di indicatori sulle prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale pubblicato da Assolombarda nel 2012, di cui si riporta una sintesi:
Indicatori di Impegno, finalizzati a misurare l’impegno profuso dall’azienda, e in particolare dai vertici aziendali, nella gestione e nel miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale.
Indicatori di Controllo, finalizzati a misurare la capacità del Sistema di Gestione Ambientale di fornire al management indicazioni tempestive per prevenire emergenze e incidenti.
Indicatori di Reattività, finalizzati a misurare la capacità del Sistema di Gestione Ambientale di cogliere e di rispondere tempestivamente e adeguatamente agli eventi e agli stimoli sia positivi che negativi che si manifestano nella vita del Sistema.
Indicatori Economici, finalizzati a misurare la capacità del Sistema di Gestione Ambientale di generare costi o benefici in relazione agli impegni e agli obiettivi stabiliti, in termini di investimenti, risparmi di costi o passività evitate.
Indicatori di Consenso, finalizzati a misurare la capacità del Sistema di Gestione Ambientale di creare consenso e coinvolgimento delle parti interessate, in termini ad esempio di rapporti con le istituzioni, customer satisfaction e lamentele pervenute.
Gli indicatori OPI valutano le prestazioni ambientali delle operazioni condotte, come la progettazione, l’installazione, la gestione e la manutenzione delle attrezzature e degli impianti, i flussi di materie prime ed energia, le emissioni. Un utile riferimento è rappresentato dal documento Valutazione della prestazione ambientale per le piccole e medie imprese pubblicato da ENEA nel 2004.
Gli indicatori ECI valutano le condizioni ambientali, come la temperatura e la torbidità nel corso d’acqua situato nei pressi dello scarico dei reflui dell’azienda. Possono non essere collegati direttamente ai processi dell'organizzazione, ma in alcuni casi possono essere messi in relazione al successo della sua gestione ambientale che a sua volta può riflettere su tutte e tre le dimensioni della sostenibilità:
Nella scelta degli indicatori, il management dell'organizzazione dovrà stabilire una combinazione equilibrata di tutte le categorie indicate, scegliendo tra indicatori di tipo fisico e monetario, riferimenti sia ai processi che ai prodotti/servizi.
Se la tua azienda sta valutando di dotarsi di un sistema di gestione ambientale o la possibilità di richiedere una certificazione, potrebbe valutare di affidarsi a una società di consulenza.
Nella scelta del fornitore, l’esperienza deve essere valutata nella sua globalità, così come la struttura della società e l’ampia proposta di servizi. Merita un’attenzione particolare anche la presenza di competenze in ambito di reati legati all'ambiente.
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