La due diligence ambientale (DDA) è un processo di valutazione e analisi dei rischi ambientali associati a un'attività o a un progetto.
Questo processo viene eseguito al fine di identificare potenziali impatti ambientali negativi e sviluppare strategie per minimizzarli o evitarli completamente.
Tale attività di analisi fa parte, in genere, di un più ampio procedimento di raccolta e verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica e gestionale, ed è necessaria per far emergere ogni potenziale onere correlato alla salvaguardia dell’ambiente e della salute, a garanzia di tutte le parti coinvolte (compresi l’ambiente e le generazioni future).
Le norme di riferimento per la due diligence ambientale sono gli standard e le linee guida che stabiliscono le migliori pratiche per valutare gli impatti ambientali di un'attività o di un progetto.
Generalmente la normativa nazionale di riferimento è il Decreto Legislativo n. 152 del 2006, che regola il cosiddetto "Codice dell'Ambiente".
La due diligence ambientale è utile alle diverse parti interessate, come:
I documenti tipici sono:
In generale, si consiglia di iniziare almeno 2-3 mesi prima della data prevista per il completamento dell'analisi ambientale.
Questo darà sufficiente margine di manovra per raccogliere tutte le informazioni necessarie, condurre gli studi pertinenti e preparare il rapporto finale.
Il tempo necessario dipenderà dalla complessità del progetto e dalla disponibilità dei dati richiesti.
Dal punto di vista procedurale, la DDA si divide in due fasi:
ATTENZIONE!
Qualora si accertasse una contaminazione dei terreni (anche solo potenziale), è necessario avviare l’immediata comunicazione agli Enti e attivare, a seconda dei casi, le relative procedure di bonifica.