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Il Report di Sostenibilità (o Bilancio di sostenibilità) è un documento, che illustra i risultati conseguiti e attesi da una qualsiasi organizzazione, nello svolgimento delle proprie attività e nei diversi ambiti della sostenibilità: governo-gestione, economia, ambiente, persone e diritti umani. 

È un documento che comunica periodicamente, gli impatti e le performance di sostenibilità di un’organizzazione, considerando lo scenario in cui opera e le aspettative dei suoi stakeholder (ovvero “portatori di interesse”, come azionisti, partner, fornitori, clienti, comunità, enti locali etc.). 

La redazione di un bilancio, o report di sostenibilità, si basa sull’analisi e la rendicontazione di dati quali-quantitativi (aziendali e di contesto), secondo i requisiti previsti da standard riconosciuti a livello internazionale.

Sono, ad esempio,  quelli emanati dal Global Reporting Initiative – GRI standards (ed. 2021) o dal Sustainability Accounting Standards Board,  SASB Standards  solo per citare i più utilizzati fino ad oggi, e a breve, dai nuovi standard pubblicati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e dall’ISSB (International Sustainability Standards Board). 
Da questo punto di vista, il report di sostenibilità rappresenta il principale strumento attraverso cui un’organizzazione informa e coinvolge i propri stakeholder sul proprio contributo allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Solitamente, un Bilancio di Sostenibilità si accompagna, ed integra, altri strumenti di comunicazione aziendale quali: policy, codice etico, etichette ambientali, certificazioni di prodotto e di processo…
Oggi è considerato, a tutti gli effetti, uno strumento di divulgazione a 360 ° sulla governance, sull’approccio gestionale, sulle strategie e sulle performance di un’organizzazione.

Quali sono i soggetti obbligati a realizzare un report di sostenibilità?

Secondo il D.Lgs. 254/2016, sono obbligati a redigere una DNF (Dichiarazione Non Finanziaria) tutti gli enti di interesse pubblico rilevanti, banche, assicurazioni e imprese di riassicurazione con più di 500 dipendenti e che abbiano superato almeno i 20 milioni di totale attivo dello stato patrimoniale o i 40 milioni di ricavi netti delle vendite o prestazioni.

Dopo l’entrata in vigore, a dicembre 2022, della nuova Direttiva Europea sul reporting di sostenibilità aziendale (Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – Direttiva (UE) 2022/2464), la platea dell’aziende obbligate a redigere un report di sostenibilità si è notevolmente allargato. 

dal 2024, saranno via via coinvolte tutte le grandi imprese con più di 250 dipendenti (compresi enti di interesse pubblico significativo, banche e assicurazioni), e le società quotate, comprese le PMI. 
Per tutte le altre, il report di sostenibilità resterà uno strumento di rendicontazione volontario.

Perché fare un report di sostenibilità?

Redigere un report di sostenibilità, porta numerosi vantaggi, tra cui:

  • essere conforme rispetto alla norma e/o alle richieste del mercato/investitori
  • monitorare e prevenire i rischi, riducendo i costi
  • individuare nuove opportunità strategiche di sviluppo
  • monitorare gli impatti negativi ambientali, sociali e di governance, contribuendo alla loro riduzione e mitigazione
  • meglio comprendere la correlazione tra rischi/performance finanziarie e non finanziarie
  • favorire l'ascolto e l'integrazione delle aspettative degli stakeholder nella propria strategia
  • rafforzare la credibilità e la trasparenza delle comunicazioni, migliorando la reputazione aziendale
  • motivare il personale e attrarre giovani talenti

Come ti possiamo aiutare?

Un report di sostenibilità è il frutto di un percorso sviluppato da un’organizzazione all’interno del proprio contesto di riferimento.
Si svolge tramite un lavoro di analisi e di misurazione quali-quantitative calati in documenti di comunicazione.
Per questo, quando realizziamo un report ti accompagniamo nelle seguenti fasi di lavoro:

  • Pre-assessment sostenibilità: per capire quale sia il tuo livello di “sostenibilità” attuale, considerando contesto e profilo aziendale;
  • Analisi e stakeholder engagement: per individuare e coinvolgere nel modo più adatto i tuoi stakeholder, interni ed esterni;
  • Analisi di materialità: per individuare i temi di sostenibilità che sono più rilevanti per la tua azienda e i suoi stakeholder;
  • Raccolta, analisi ed elaborazione delle informazioni non finanziarie, secondo i requisiti degli standard internazionali;
  • Redazione del Report (o Bilancio): la creazione del documento vero e proprio, nella forma più adatta alla tua azienda.

Le prime tre fasi sono attività di fondamentale importanza non solo per la reportistica di sostenibilità ma anche per la pianificazione strategica aziendale in ottica ESG (Environmental, Sociale e Governance).

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