Che cos’è il B.A.P. – Bilancio Ambientale Positivo?

20 novembre 2017 / Roberta Meneghini

CATEGORIA: Vas Via Vinca

Il bilancio ambientale è uno strumento di contabilità ambientale che fornisce un quadro sintetico delle interrelazioni tra l’impresa e l’ambiente naturale. Secondo l’Unione Europea, l’azienda è considerata come un contenitore aperto, nel quale entrano risorse, materie prime ed energia e dal quale escono prodotti, rifiuti, emissioni e scarichi.

Il bilancio ambientale non ricostruisce la catena del prodotto, ma vengono semplicemente contabilizzate le entrate e le uscite di materie prime (aria, acqua, energia, beni intermedi, prodotti finali, rifiuti) verificando il rispetto delle norme ambientali (controllo delle emissioni, contenimento del rischio industriale e della sicurezza dell’ambiente di lavoro). Esso può costituire il primo passo verso l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale ed è la base per l’elaborazione di un rapporto ambientale, che rappresenta uno strumento di comunicazione esterno dell’impresa.

Sulla base di queste premesse sono state redatte le Linee Guida Provinciali da parte dell’Ufficio Distrettuale – Agenzia GIADA, aventi ad oggetto i requisiti ambientali degli insediamenti produttivi, nell’ambito delle quali è definito il B.A.P. – Bilancio Ambientale Positivo quale strumento utile all’implementazione da parte delle realtà produttive di interventi di mitigazione dell’impatto ambientale complessivo di ogni insediamento.

 

Chi è GIADA?

GIADA è l’acronimo di un progetto il cui obiettivo era realizzare la Gestione Integrata dell’Ambiente nel Distretto conciario della Valle del Chiampo, in risposta all’esigenza di tutela di un importante patrimonio naturalistico (http://www.progettogiada.org/).

La nascita di questo progetto deriva dalla collaborazione tra la Provincia di Vicenza, il Comune di Arzignano, l'ARPAV (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Veneto) e l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) che hanno ora la possibilità di creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del territorio.

In estrema sintesi gli obiettivi del progetto GIADA sono:

  • La diminuzione dell'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo attraverso l'innovazione tecnologica nelle imprese;
  • Il miglioramento della tutela del territorio attraverso la creazione dell'Agenzia;
  • Il coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle politiche ambientali;
  • Garantire lo sviluppo economico e migliorare la qualità della vita.

 

Come procede il Bilancio Ambientale Positivo?

Il BAP richiede una classificazione preliminare dell’attività in oggetto. In particolare, lo strumento distingue le attività significative e non significative (art. 216 del T.U.LL.SS., Allegato 1) e le attività esistenti rispetto alle nuove. Per le attività non significative il BAP si esaurisce in una relazione semplificata che viene applicata alle zone che ogni Comune ha individuato.

Successivamente alla classificazione dell’attività, si procede con l’analisi delle diverse matrici ambientali attraverso indicatori ed indici per:

  • evidenziare le principali pressioni esercitate dall’attività dell’organizzazione sull'ambiente;
  • descrivere lo stato delle risorse ambientali nel territorio;
  • valutare, attraverso il confronto gli con obiettivi prefissati, l'efficacia delle politiche ambientali adottate dall’impresa per migliorare le proprie prestazioni ambientali.

Lo scopo è quantificare le variazioni occorse a ciascuna matrice a seguito delle modifiche al sistema produttivo dovute alla possibile implementazione del progetto esaminato.

Infine, a seconda dei risultati ottenuti, vengono individuate le misure da adoperare per perseguire i requisiti ambientali individuati dalle Linee Guida. In particolare, può essere prevista l’adozione di:

  • Migliori tecnologie disponibili a costi accessibili (BATNEEC - Best Available Technology Not Entailing Excessive Costs);
  • Migliori tecnologie disponibili (BAT - Best Available Techiniques);
  • Condizioni minimali per le aziende non significative e per aziende esistenti il cui stato rimane invariato.

A fianco di questi requisiti ambientali, possono essere applicati dei requisiti supplementari sotto forma di obblighi, opportunità ed incentivi (v. classificazione d’industria insalubre, uso di combustibili puliti, certificazione ambientale, …).

 

Quali sono le matrici ambientali indagate?

Il BAP prende in considerazione le seguenti matrici ambientali:

  • Scarichi idrici: la normativa in materia di scarichi idrici risulta molto puntuale specie per quanto riguarda le acque reflue industriali, siano esse recapitanti in corpi idrici superficiali, significativi e non, al suolo o in fognatura. Diversi risultano poi i possibili interventi manutenzione e ammodernamento delle reti di adduzione e di distribuzione delle acque;
  • Approvvigionamento idrico: l’allacciamento idrico e il prelievo d’acqua da pozzi sono regolamentati da norme specifiche che ne regolano le modalità. In previsione di una razionalizzazione delle riserve idriche, è bene prestare attenzione agli accorgimenti atti a ridurre gli sprechi;
  • Emissioni in atmosfera: il tema delle emissioni in atmosfera è di fortissima attualità e diversi sono gli accorgimenti che sono stati studiati per ridurne la produzione. In un’ottica di BAP, è importante rimanere sempre aggiornati relativamente alle migliori tecniche disponibili per il trattamento delle emissioni convogliate;
  • Immissioni odorigene: le norme attualmente in vigore non stabiliscono valori limite per gli odori, così, spesso, i disagi legati alla produzione di odori sgradevoli vengono trattati in ambito civilistico. Per evitare la creazione e il protrarsi di inutili cause e procedimenti legali, è importante tenere in considerazione questo aspetto nella progettazione di nuovi impianti produttivi;
  • Produzione e gestione dei rifiuti: i principi alla base dell’attuale normativa sui rifiuti sono quelli di prevenzione e sostenibilità che dovrebbero guidare la comunità tutta ad una razionalizzazione della produzione dei rifiuti nonché, successivamente, ad una più corretta gestione;
  • Rumore: la problematica delle immissioni sonore abbraccia i più diversi tipi di attività. Non esiste una soluzione univoca per farvi fronte, mentre è necessaria la commistione di più espedienti atti a prevenire la produzione di rumore, ma anche ad aumentarne la schermatura e contestualmente l’isolamento degli edifici.
  • Traffico veicolare: il problema del traffico non deve essere sottovalutato nella progettazione di qualsiasi manufatto dal momento che i disagi che potrebbero derivarne sono di immediata percezione da parte dei vari soggetti coinvolti;
  • Aree esterne: la vivibilità degli spazi sociali esterni gioca un ruolo importante nella progettazione dei più diversi tipi di strutture. Fruibilità ed estetica sono elementi essenziali che devono essere integrati correttamente.

Per ognuna di queste matrici, in un’ottica di BAP, è necessario individuare degli indicatori e degli indici quantificatori ad hoc.

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Roberta Meneghini
AUTORE

Roberta Meneghini

In Nexteco seguo l'area commerciale e aiuto i clienti a identificare le migliori soluzioni per la gestione ambientale della loro azienda.